mercoledì 28 novembre 2012

SPIEDINI DI SEPPIA E CIPOLLA SU LETTO DI RADICCHIO AL FORNO






Sono onnivora (fegato a parte) ma la predilizione in fatto di proteine è tutta per il pesce. Posso stare senza carne per settimane (ammetto che qualche tendenza vegetariana c'è), ma non privatemi del pesce almeno una volta ogni 10 gg (in fondo non pretendo tanto, no??).

E quindi questa sera il menù di casa Berti-Zante proponeva seppie.
Occasione giusta peraltro per assaggiare un vino che mi permetto di consigliare caldamente: "La Rustia" Erbaluce di Caluso docg della Cantina Orsolani.
Un vino piemontese, adattissimo ad antipasti, primi piatti, minestre e verdure... io ho osato e l'ho abbinato a dei saporiti spiedini di seppie e cipolla ed è stata una buona scelta.


Con l'occasione abbiamo invitato un amico a cena, Miro, il nostro guro della mtb ed uno sportivo che noi al confronto siamo due pantofolai.
Una persona speciale Miro, il classico amico di casa, quello che non ha bisogno di suonare, di avvisare, di arrivare ad un'ora stabilita.
Miro sì è davvero vegetariano (moooooolto più vegetariano di me): crede che ci si possa nutrire senza dover necessariamente "uccidere", eppure se rispetto alla carne questa scelta non viene mai messa in discussione, avevo percepito che il pesce ogni tanto rientra nella sua dieta e così ho lanciato la proposta. Non posso non copiarvi un pezzo della sua mail di risposta all'invito:


"Ahimè, fossi un tipo sedentario potrei benissimo continuare la mia esistenza con l’esser puro vegetariano, ma quel mio essere sempre in movimento su lunghe distanze e portando sempre il mio corpicino a fatiche immense alla ricerca della Libertà e Felicità interiore, comporta che devo nutrirlo mio malgrado con mirati elementi che controvoglia non scendendo alla sporca chimica posso trovare solo nel pesce, cosi da macchiare la mia etica di nutrimento…
Consapevole di ciò, visto che è da un po’ che non mi macchio e facilmente ne avrei pur bisogno, se non son di troppo accetto, ma tengo a sottolineare che -leggasi tra le righe- accetto per la piacevole compagnia della coppia di casa, anche se si mangiasse aria…"

Impossibile non volergli bene!!

E pesce fu, con la piacevole scoperta di un vino ottimo (usato anche in fase di cottura), di grande personalità -come Miro del resto- frutto di un'accurata selezione delle uve e di tanta cura. 


SPIEDINI SEPPIE E CIPOLLA SU LETTO DI RADICCHIO AL FORNO

ingredienti per 3 persone

12 seppie di media dimensione (circa 700/800 gr)
1 grande cipolla rossa (o 2 piccole)
olio, pepe, sale (solo se serve)
1/2 bicchiere di vino bianco Erbaluce di Caluso
rosmarino
(io avevo anche alcune code di gambero che ho aggiunto agli spiedini ma non sono necessarie)

2 cespi di radicchio spadone 

Per prima cosa pulite il radicchio, staccate le foglie e disponetele (sovrapposte tra loro) sulla placca del forno ricoperta da carta forno, salate, versate un filo d'olio e infornate a 180°. Dopo 10 minuti coprite con un foglio di alluminio (altrimenti avrete tutte le foglie secche, provare per credere) e continuate la cottura per altri 10 minuti.
Fintanto che il radicchio cuoce pulite le seppie, eliminate l'osso e staccate le teste con i tentacoli dal corpo, togliete le sacche del nero e dividete il corpo in 2 parti nel senso della lunghezza. Dividete a metà i tentacoli se le teste sono grandi, altrimenti lasciateli interi.
Tagliate le cipolle in 6 spicchi e separate i diversi strati.
Procedete a formare gli spiedini alternando cipolla e seppie (corpo e tentacoli): io ho ricavato 6 spiedini.
Scaldate in una padella un filo d'olio evo, rosolate gli spiedini 2/3 minuti per parte, sfumate con il vino, coperchiate e fate cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Togliete il coperchio, fate asciugare il sugo se necessario, spolverate con rosmarino tritato e un po' di pepe (il sale per me non serve, nel dubbio salate poco e solo a fine cottura).

Impiattate disponendo due spiedini a testa sopra un letto di radicchio, aggiungete un filo d'olio crudo e... buon appetito. 
Naturalmente accompagnate con un calice di Erbaluce e... con un ottimo amico a cena.

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